Con grande piacere auguriamo ai nostri lettori una Serena Pasqua e presentiamo la newsletter di Aprile.
Questo mese abbiamo intervistato Valeria Vezzosi
Avvocato del Foro di Firenze, con studio  a Empoli, Mediatore Familiare e Coordinatore Genitoriale. 
A seguire, l’articolo di Roberta Cambi sull’importanza della Mediazione Familiare e Coordinazione Genitoriale, a salvaguardia e tutela del minore nel processo civile dopo la riforma Cartabia.
Infine, segnaliamo la partenza di tre corsi molto interessanti: Mediatore Familiare, Coordinatore Genitoriale e Mediatore Scolastico.
Auguri di cuore dal Centro Co.Me.Te.!

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Intervista a Valeria Vezzosi

Presidente di AIAF Toscana (Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia ed i Minori), Componente della Giunta Esecutiva Nazionale AIAF
e membro della redazione della rivista AIAF edita da Giappichelli

LA MEDIAZIONE FAMILIARE E LA COORDINAZIONE GENITORIALE NELLA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE PROMOSSO DALLA LEGGE DELEGA N. 206/2021 

Per quale motivo la riforma del processo di famiglia – nota anche come Riforma Cartabia – si è interessata alla Mediazione Familiare ed alla Coordinazione Genitoriale? 

LA MEDIAZIONE FAMILIARE E LA COORDINAZIONE GENITORIALE NELLA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE PROMOSSO DALLA LEGGE DELEGA N. 206/2021
 

Per quale motivo la riforma del processo di famiglia – nota anche come Riforma Cartabia – si è interessata alla Mediazione Familiare ed alla Coordinazione Genitoriale? 

Il processo civile è  lo strumento giuridico regolato dalle norme di diritto processuale, utile a dirimere controversie che hanno ad oggetto questioni attinenti al diritto privato. Il fine del processo è tutelare i diritti vantati da tutte le parti del giudizio 
Nel processo di famiglia adulti e minori vantano l’uno nei confronti dell’altro diritti.
Lo scopo della Riforma  del Processo Civile  è garantire la semplificazione, speditezza e la realizzazione del processo civile, specie del processo di famiglia, nel rispetto della garanzia del contraddittorio di tutti i soggetti i cui diritti sono oggetto di causa.
Mediazione Familiare e Coordinazione Genitoriale sono strumenti alternativi al processo civile atti a garantire speditezza, semplificazione e  razionalizzazione del processo civile, nonché attuazione effettiva dei giudicati , con riferimento ai diritti nascenti dalle relazioni familiari.
 
Qual è l’utilità del ricorso alla mediazione familiare nel processo di separazione?

I diritti  oggetto del processo  di separazione hanno natura giuridica  e relazionale. I figli , infatti, hanno diritto ad essere mantenuti, educati, istruiti ed anche  assistiti moralmente dai loro genitori, nel rispetto delle loro inclinazioni naturali e delle loro ispirazioni. La separazione fra adulti determina spesso il venir meno o la disfunzionalità della relazione co-genitoriale.   Il processo  civile, per sua stessa natura, non tratta o riattiva la relazione genitoriale e cogenitoriale, la impone nel momento in cui la regolamenta e, ove investito della questione, sanziona il mancato rispetto del dispositivo dato. 
La mediazione familiare è, viceversa,  un setting neutro caratterizzato da riservatezza guidato da dal mediatore familiare, terzo super partes non giudicante, in cui i genitori possono prendere consapevolezza dei bisogni dei figli conseguenti la separazione, fare progetti genitoriali condivisi rispettosi dell’interesse e dei bisogni dei figli, propri e dell’altro genitore,  ovvero riattivare adeguatamente la relazione cogenitoriale.
 
Qual è l’utilità del ricorso alla Coordinazione Genitoriale nei precorsi di separazione e divorzio con alta e perdurante conflittualità genitoriale?

È un dato scientificamente provato e confermato che i figli non soffrono tanto della separazione dei genitori quanto del perdurare delle conflittualità fra i genitori. La conflittualità è conseguenza di una relazione fra genitori alterata o disfunzionale, che induce ciascuno a trascurare i bisogni dei figli e, quindi, a non garantirne i diritti. 
La coordinazione genitoriale è spesso l’ultimo intervento in ordine di tempo su coppie di genitori conflittuali; compito del coordinatore genitoriale è contenere e polverizzare  la conflittualità dei genitori, normalizzare  la relazione  fra loro, riaprire il dialogo interrotto dalla separazione personale e dal processo giudiziario, sostanziale delega a terzi a risolvere liti fra genitori, nate da una comunicazione assente o disfunzionale.
La coordinazione genitoriale tutela i diritti del minore ed anche degli adulti i quali, all’esito del lavoro di riorganizzazione del rapporto genitoriale condotto dal Coge, possono esercitare i propri diritti genitoriali in modo adeguato.
La Legge delega n. 206/2021  manda il legislatore a introdurre entro il 2022 norme che consentano al Giudice di nominare un professionista dotato di specifiche competenze in grado di coadiuvarlo per determinati interventi sul nucleo familiare, per superare conflitti tra le parti, per fornire ausilio per i minori e per la ripresa o il miglioramento delle relazioni tra genitori e figli. 
Il riferimento alla coordinazione genitoriale è chiaro benchè non espresso e la norma attua  un ottimo bilanciamento fra intervento pubblicistico  a sostegno del minore (art. 30 Costituzione) e autodeterminazione (art. 2 Costituzione) nel mandare la coppia conflittuale a  rivolgersi ad un servizio privato. 

LA MEDIAZIONE FAMILIARE E LA COORDINAZIONE GENITORIALE: SALVAGUARDIA E TUTELA DEL MINORE NELLA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE

di Roberta Cambi

Yahoo Mail – [Test] CometeNews – Aprile 2022 – Newsletter del Centro Co.Me.Te di Empoli

Le immagini rievocano con forza vissuti, emozioni e ricordi. La loro scelta non è mai casuale.
L’opera di Picasso “Acrobata e giovane equilibrista” (1905), rievoca l’idea della ricerca di equilibrio non soltanto nello spazio ma anche – ad esempio – in situazioni di separazione e conflitto familiare. In situazioni del genere, la famiglia cerca un nuovo equilibrio nel quotidiano, in riferimento alla sua struttura ed alle funzioni genitoriali da mantenersi congiuntamente. vista e vissuta nella pratica formativa e professionale. Si tratta di affrontare una nuova fase del ciclo vitale della famiglia, di fronte ad un evento para-normativo quale l’evento separativo.  Osservando il quadro di Picasso, l’adulto sembra rappresentare appunto il mondo adulto davanti alla separazione, mentre la giovane acrobata sulla palla sembra rappresentale la ricerca dell’equilibrio che ogni figlio cerca nella relazione con ciascun genitore. 
Affrontando la stessa tematica nell’ambito psico-giuridico, nell’ordine della tutela dei minori e dei loro diritti possiamo fare riferimento a due diverse attività professionali che hanno quale obiettivo il supportare la famiglia nella fase separativa: si tratta rispettivamente del mediatore familiare e del coordinatore genitoriale. Entrambi i professionisti operano in interventi non clinici, con la finalità di supportare la coppia coniugale a diminuire la conflittualità e raggiungere un accordo, nel caso della mediazione familiare, a migliorare la propria comunicazione ed a mettere in atto un adeguato piano genitoriale, in merito alla coordinazione genitoriale.
Entrando nel merito, il mediatore familiare si pone come un terzo neutrale, un alter, che nelle situazioni conflittuali, quale parte terza, assume il ruolo di facilitatore della comunicazione e supporta le parti al confronto ed al dialogo in funzione del raggiungimento degli accordi. Caratteristica della mediazione familiare è quella di essere svincolata dall’Autorità Giudiziaria, di essere una forma volontaria di intervento volto alla risoluzione del conflitto e di essere condivisa da entrambi i genitori. Obiettivo del mediatore è aiutare la coppia a riattribuire un senso alla propria storia, ai loro vissuti ed alla vicenda separativa offrendo un nuovo criterio di lettura dei significati, favorendo così il raggiungimento degli accordi.

Il mediatore familiare incontra i minori affinché essi possano avere voce in un contesto neutrale e contenitivo, nel quale esprimere i propri timori ed i propri bisogni. 
Vi sono dei contesti nei quali la mediazione familiare non è auspicabile. Si tratta di contesti ad alta e perdurante conflittualità, pervasi da violenza verbale e fisica verso i figli e verso il coniuge, in presenza di processi penali pendenti e in presenza di malattie psichiatriche. Altro strumento di supporto alla coppia genitoriale è la Coordinazione Genitoriale, che si inserisce fra le tecniche alternative alla risoluzione delle controversie (ADR, Alternative Dispute Resolution).  La coordinazione genitoriale si differenzia dalla mediazione familiare poiché interviene quando gli accordi sono stati già raggiunti oppure la coppia genitoriale è già in possesso di dispositivi dell’Autorità Giudiziaria. La coordinazione genitoriale supporta la coppia genitoriale ad alta e perdurante conflittualità a migliorare le proprie modalità comunicative ed a rispettare i dispositivi dell’Autorità Giudiziaria procedendo alla stesura di un piano genitoriale adeguato, nell’esclusivo interesse dei figli. 

La Coordinazione Genitoriale è un intervento concentrato sul minore. Il Coordinatore genitoriale si rivolge ad entrambi i genitori e lavora con loro ed in rete con i professionisti coinvolti nel sistema giudiziale e sociosanitario che ruota attorno alla famiglia. 
Sia la Coordinazione Genitoriale che la Mediazione Familiare pongono particolare attenzione all’ascolto dei bisogni del minore nel rispetto del suo diritto a mantenere continuità con ambo le stirpi parentali.
L’obiettivo di entrambe le procedure è di tutelare i minori e di proteggerli dal veicolare messaggi più complessi tra i genitori che tra loro non comunicano.
Volgendo lo sguardo all’ambito normativo, la riforma del processo di famiglia dedica ampio spazio alle ADR. La Legge 206/2021, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nel dicembre 2021 e conosciuta anche come Riforma Cartabia, lascia ampio spazio alle ADR, l’obiettivo della legge è infatti quello di ridurre i tempi della giustizia ed in tale prospettiva le ADR sono un valido strumento di supporto. La legge 206/2021 fa esplicita menzione della mediazione familiare ma non della Coordinazione Genitoriale. Sono menzionate anche altre tecniche di risoluzione delle controversie alternative al procedimento giudiziale ordinario, quali l’arbitrato, la mediazione civile, il negoziato.

La Legge 206/2021, individua la possibilità per la coppia genitoriale di rivolgersi ad un mediatore familiare iscritto negli elenchi dei mediatori familiari che saranno attivati presso ciascun Tribunale. La riforma decreta inoltre che i mediatori familiari – formatisi ai sensi della legge 4/2013 – abbiano specifiche competenze nella disciplina giuridica della famiglia, in tema di minori e di violenza domestica, ed abbiano l’obbligo di interrompere la mediazione familiare nel caso in cui emergano forme di violenza. 
La Coordinazione Genitoriale non è espressamente nominata nella legge 206/2021, ma è comunque ammessa quale intervento in ambito di separazione e divorzio, volta al miglioramento della comunicazione tra i genitori, alla stesura ed al rispetto di un piano genitoriale, strutturato nell’esclusivo interesse della prole. E’ il Giudice che, al fine di tutelare i minori e  in funzione del miglioramento delle relazioni familiari, in accordo con le parti, la nomina di un professionista esterno o anche facente parte dell’elenco dei consulenti del Tribunale, un professionista con specifiche competenze, che possa supportare il Giudice per interventi sul nucleo familiare, con obiettivo specifico di superamento del conflitto interno a quel nucleo familiare. 

BIBLIOGRAFIA
 
Francini G., Leporatti C. & Vadilonga F. Manuale di Coordinazione Genitoriale A.Co.Ge.S.: Guida pratica per gli operatori del diritto e dell’ambito psicogiuridico. In riga edizioni,2021.
Haynes J. M. e Buzzi I., Introduzione alla mediazione familiare. Giuffeè Editore, 2012.
Leporatti C., Ambarabaccicciccoccò. I bambini nelle sedute di mediazione familiare. //centrocomete.org, 2015
Mazzei D. e Neri V., La mediazione familiare, il modello simbolico trigenerazionale. Raffaello Cortina Editore, 2017.
Scabini E. e Cigoli V. Il famigliare. Legami, simboli e transizioni. Cortina Raffaello, 2000.

 

Corsi in Partenza

 

Corso per Coordinatore Genitoriale

La Coordinazione Genitoriale è un metodo alternativo di risoluzione delle controversie (ADR) e si applica nelle situazioni ad alta e perdurante conflittualità ed è un intervento finalizzato ad “incapsulare” il conflitto genitoriale.

Il corso è riconosciuto da A.Co.Ge.S. (Associazione Coordinazione Genitoriale Sistemica)

Il corso prevede la possibilità di ottenere
18 crediti formativi AIMS 
24 crediti formativi per Avvocati del Consiglio Nazionale Forense (CNF)
45 Crediti formativi per Assistenti Sociali riconosciuti da CNOAS

Il corso si sviluppa in 7 incontri, di sabato, dalle 9 alle 18, su piattaforma online.

ONLINE
Dal 30 Aprile 2022 per 7 incontri
Orario 9-18

Informazioni

 

 

Corso di Mediazione Scolastica

Il corso prepara il professionista mediatore a gestire i conflitti nei sistemi scolastici ed educativi, concentrandosi sull’area giuridica, sociale, pedagogica e della mediazione in tutte le sue forme (mediazione tra pari, mediazione riparativa, mediazione per la cooperazione).

Il corso è riconosciuto da A.Co.Ge.S. (Associazione Coordinazione Genitoriale Sistemica)

Il corso prevede la possibilità di ottenere
36 crediti formativi AIMS.

ONLINE
Dal 30 Aprile 2022 
Orario 9-18

Informazioni

 

 

Corso di Mediazione Familiare Sistemica

inizia il 21 Maggio la nuova edizione del corso di Mediazione Familiare Sistemica, per insegnare la professione di intervento neutrale, del mediatore, a supporto delle famiglie in crisi, soprattutto in contesti di separazione e divorzio.

Il corso prevede la possibilità di ottenere
45 crediti formativi CNOAS
 34 crediti formativi A.Co.Ge.S.
20 crediti formativi per Avvocati del Consiglio Nazionale Forense (CNF).

Il corso si sviluppa in 30 incontri, di sabato, dalle 9 alle 18, su piattaforma online.

ONLINE
Dal 21 Maggio 2022 per 30 incontri
Orario 9-18

Informazioni